Milano bifronte: città europea e metropoli di mafia

“Milano bifronte: città europea e metropoli di mafia” è stato il settimo panel della prima edizione de “L’impegno di TUTTI – Festival Internazionale dell’Antimafia“.

L’incontro si è tenuto venerdì 5 maggio dalle h 22:45 alle h 22:45 presso la Sala Excelsior di Anteo Palazzo del Cinema. 

Il lato oscuro di Milano

Milano sin dall’antichità è stata celebrata come la città del “fare” e del progresso economico. Con l’esposizione universale del 1881 venne fondato il mito della “capitale morale“, una città cioè che riusciva a crescere senza dover dipendere dalla politica. Il mito crollò con Tangentopoli e Mani Pulite, ma negli ultimi anni, dopo Expo2015, l’enfasi sul “modello Milano” ricorda molto l’idealizzazione di fine Ottocento.

Eppure, i lati oscuri della città sono molti e l’incanto sembra finire, soprattutto per l’aumento esagerato del costo della vita e della casa. Due aspetti della crisi sociale del modello milanese comuni anche ad altre metropoli europee, che nel caso del capoluogo lombardo si sposano anche con una presenza storica e tradizionale delle organizzazioni mafiose, che con pezzi rilevanti della classe dirigente della città fanno affari da 70 anni. 

Ne hanno discusso:

• Paolo Romano,  consigliere regionale del Partito Democratico;
• Lucia Tozzi, giornalista e saggista;
• Tommaso Dapri, fondatore del Tempio del Futuro Perduto di Milano;

Ha moderato Pierpaolo Farina, sociologo e direttore di WikiMafia. Doveva inizialmente partecipare anche Gianni Barbacetto, giornalista de “Il Fatto Quotidiano”, ma a ridosso data ha comunicato la sua impossibilità a partecipare.

Di questo panel, per un problema tecnico, non c’è la registrazione disponibile.